Amputazione della gamba
In caso di amputazione della gamba, si tratta quindi dell’arto inferiore. L’amputazione può avvenire a causa di: malattie vascolari – tumori – traumi
La gamba può essere amputata a diversi livelli. Una volta amputata e dopo la convalescenza, si può cominciare con la riabilitazione. Durante la riabilitazione si impara a camminare di nuovo con l’ausilio di una protesi alla gamba. Si tratta di una gamba artificiale in cui la parte superiore o inferiore della tua gamba viene inserita in una cavità di plastica. Da qualche anno esistono anche “protesi ad ancoraggio osseo” o “protesi osteointegrate”. Questa protesi viene ancorata allo scheletro tramite un impianto, la protesi viene fissata con un adattatore e un connettore. La riabilitazione può protrarsi da alcune settimane a diversi mesi.
Protesi per il piede
Un piede protesico viene realizzato a seguito di un’amputazione del piede. Con una protesi del piede si migliora la deambulazione e si protegge il moncone. Il piede protesico è realizzato in silicone ed è spesso identico a quello vero.
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Amputazione del braccio
In caso di amputazione del braccio, si tratta quindi di un arto superiore. Ogni anno se ne contano diverse decine e tra le cause vi sono traumi, problemi vascolari, tumori, ecc.
Il braccio può essere amputato a diversi livelli. A seguito di un’amputazione potresti soffrire di dolori fantasma. Anche per le braccia amputate esistono protesi. Sia con un invaso in plastica che con protesi osteointegrata.
Dopo l’amputazione del braccio, è possibile inserire una protesi. Il moncone del braccio può essere utilizzato nell’incavo della protesi. Questa protesi è realizzata su misura e può essere fissata, ad esempio, con una fascia, una guaina in silicone o un sistema a scatto, noto anche come osteointegrazione. Esistono protesi del braccio che non hanno molte funzioni e che sono per lo più belle esteticamente, ma anche protesi del braccio computerizzate.
Una protesi per dita
Una protesi per dita è realizzata in silicone. Queste hanno un aspetto realistico e si adattano perfettamente. Ultimamente è possibile sottoporre a osteointegrazione anche le amputazioni di uno o più dita. Con questa tecnica si può aumentare la lunghezza del dito consentendo così di recuperare la funzione di presa. Le dita riacquistano la loro funzionalità quando si utilizza una tastiera per esempio.