Protesi osteointegrata
Nei pazienti sottoposti all’ amputazione di un braccio o di una gamba con difficoltà ad indossare una protesi ad invaso, è possibile agganciare direttamente la protesi al corpo. Il chirurgo inserisce un impianto ortopedico direttamente nell’osso del moncone. Il collegamento della protesi a questo impianto si effettua mediante un sistema a scatto. Questa tecnica prende il nome di osteointegrazione e anche la protesi viene chiamata protesi a scatto. I medici adottano il termine di protesi osteointegrata o protesi ad ancoraggio osseo. L’apertura cutanea dalla quale l’impianto fuoriesce è detta stoma.
Chi ha diritto a una protesi di osteointegrazione (click)?
Sei idoneo se rispondi sì a due o più delle seguenti affermazioni:
- Utilizzo la mia gamba protesica meno di 50 ore a settimana
- La distanza massima percorsa a piedi con una gamba protesica è inferiore a 2 chilometri
- La mia gamba protesica si allenta almeno una volta alla settimana durante le attività quotidiane
- Soffro regolarmente di vesciche, abrasioni, piaghe da decubito e infiammazioni a causa dell’orbita
- Il comfort di seduta è ridotto a causa della presa
- Soffro di sudorazione eccessiva durante l’estate
Chi non ha diritto a una protesi di osteointegrazione (click)?
- Persone che fumano
- Persone con un BMI superiore a 30 (gravemente sovrappeso, obesi)
- Persone con diabete mellito grave (insufficienza renale, anomalie oculari, disturbi nervosi)
- Persone con grave malattia vascolare periferica